Fotografo di Nudo Verona

L’arte della fotografia boudoir: oltre l’evidenza, l’eleganza della forma

Una stanza tutta per sé, scriveva Virginia Woolf.
È questo il boudoir. Un luogo fisico e interiore dove la donna liberamente si esplora, si ascolta e si riconosce. Non si mostra ma si guarda, senza pudori, senza ruoli e senza limiti.
È una situazione di profonda intimità con se stessa in cui solo i suoi occhi possono vedere e la sua anima inizia un viaggio alla ricerca delle origini e di quell’istinto femminile che è naturalmente custodito in lei.
Viene definita come la ricerca della propria bambina interiore, quel momento della vita di una donna, la fanciullezza, in cui è ancora vergine da ogni condizionamento e spontanea.

Sulla storia del boudoir ci si può ampiamente documentare per comprendere che non è volgarità, non è pornografia, non è glamour e tantomeno un forzato decoro fisico per sentirsi sensuale bensì l’ espressione di una donna che ha consapevolezza del proprio corpo, del proprio senso di essere e di vivere nella sensualità… con sensualità.

 

E’ equilibrio, è coscienza e talvolta anche incoscienza. È maturità e continuo desiderio di non fermarsi in questo viaggio. È accoglimento ed elaborazione delle proprie fragilità fisiche e interiori affinché non siano più una colpa ma la caratteristica della propria unicità.

L’esperienza fotografica del boudoir ha lo scopo di valorizzare e non di stravolgere l’essenza di una donna. È la necessità di riappropriarsi della propria femminilità, di riscoprirsi ad ogni età e dentro ad ogni corpo.